Amalfi
La sua fondazione
viene fatta risalire
ai Romani (il suo
stemma reca la
scritta Descendit
ex patribus
romanorum). Nel
IX secolo divenne
una repubblica
marinara,
rivaleggiando con
Pisa, Venezia e
Genova per il
controllo del Mar
Mediterraneo.
Amalfi raggiunse il
proprio massimo
splendore nell'XI
secolo, dopodiché
iniziò una rapida
decadenza: nel 1131
fu conquistata dai
Normanni e nel 1135
e 1137 saccheggiata
dai pisani. Nel
1343, poi, una
tempesta con
conseguente maremoto
distrusse gran parte
della città.
Il più celebre
monumento di Amalfi
è certamente il
Duomo in stile
arabo-siciliano ed
attualmente dedicato
a Sant'Andrea,
patrono della città.
Infatti più che di
Duomo si dovrebbe
parlare di complesso
Cattedrale, poiché
l'attuale edificio
risulta da
sovrapposizioni ed
affiancamenti di
varie chiese di
varie epoche. Il
primo edificio
dedicato al culto
cristiano, fu una
chiesa
paleocristiana
risalente al VI
secolo d.C., che,
come in molti casi
analoghi in tutta
Italia,
probabilmente
sostituiva un tempio
dedicato a divinità
romane. Tra il VI ed
il IX secolo d.C.,
la prima Cattedrale
eretta sulla
precedente
paleocristiana, fu
dedicata alla
Santissima Maria
Assunta, prima
protettrice di
Amalfi. |
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La
Chiesa attuale
dedicata a
Sant'Andrea risale
al IX secolo d.C.,
fu costruita a
fianco della
precedente e
comunicante con la
stessa, su
commissione del duca
Mansone I; ad essa
furono fatte
aggiunte successive
in epoca medievale e
barocca (vei il
Campanile; l'altare
di Sant'Andrea, con
due statue del
Bernini; il
bellissimo
Chiostro del
Paradiso, eretto
dal vescovo Filippo
Augustariccio; i
portali in bronzo
con 4 formelle di
argento raffigurante
il Cristo, la
Madonna, Sant'Andrea
e San Pietro,
realizzati nel 1066
a Costantinopoli, su
commissione di
Pantaleone de Comite
Maurone; il soffitto
a cassettoni
rivestito in oro
zecchino). |